Gli ultrasuoni e le misure per ridurre il rischio
Si indica che gli ultrasuoni (US) possono essere “attenuati mediante cabine o schermi realizzati con materiali di massa contenuta”.
In particolare, i dati di letteratura hanno evidenziato in questi anni che “alcuni materiali, come lastre trasparenti di policarbonato di spessore pari a 5 mm, possono essere utilizzate a questo scopo. Nel caso delle saldatrici, ad esempio, una cabina, se realizzata a regola d’arte, con tali lastre garantisce una attenuazione che può arrivare oltre i 30 dB. Per una buona schermatura è bene che alcuni pannelli della cabina siano rivestiti internamente con materiale fonoassorbente in modo da evitare che all’interno i livelli si elevino eccessivamente”.
Si segnala poi che nel caso di impiego di soli schermi, “la lastra deve presentare sufficienti dimensioni (larghezza 1 m, altezza 1,5 m) e deve essere dotata di una feritoia per l’inserimento dei pezzi da saldare (il più possibile spostata verso il basso rispetto all’asse gruppo vibrante – orecchio dell’addetto); in questo caso l’attenuazione della lastra può risultare superiore a 20 dB. Nel caso di utilizzo di una lastra priva di feritoia ma di larghezza tale da consentire l’accesso del braccio dell’operatore (circa 0,40 m), l’attenuazione risulta superiore a 10 dB a causa della maggiore diffrazione ai bordi della lastra”.
Nel caso poi di lavatrici ultrasoniche “l’uso del coperchio, che ha anche lo scopo di evitare emissione di particelle di soluzioni detergenti o materiali, può ridurre l’ emissione di US verso l’operatore. Ulteriore schermatura può essere fornita dall’uso dell’apparato all’interno di cappe aspiranti, in quanto il vetro di protezione può contribuire a ridurre i livelli di esposizione”.
Quali informazioni il Datore di Lavoro deve chiedere in fase di acquisto dei macchinari che emettono ultrasuoni?
Al fine di ottemperare alle disposizioni contenute agli artt. 28, 71 e 181 del D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro dovrà richiedere all’atto dell’acquisto di nuovi macchinari/attrezzature, specifiche informazioni in merito alle emissioni di US e alla prevenzione dei rischi associati.
A tal fine in fase di acquisto è necessario richiedere in primo luogo le informazioni inerenti i rischi di esposizione a US riportate nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario, considerato che l’obbligo per i costruttori o loro mandatari di fornire tale informazione rientra tra i Requisiti Essenziali di Sicurezza di cui alla Direttiva Macchine, Direttiva Elettromedicali, Direttiva Bassa Tensione (vedi FAQ E.1).
Premesso quanto sopra, in fase di acquisto andrebbero richieste le informazioni di seguito indicate:
- le frequenze di lavoro del dispositivo;
- il principio di funzionamento del dispositivo (applicazione degli US in aria, nei liquidi, a contatto);
- le controindicazioni/limitazioni all’uso ed alla permanenza in prossimità
- del dispositivo per i soggetti portatori di dispositivi medici impiantabili attivi e/o passivi, nonché per le donne in stato di gravidanza e per i soggetti sensibili;
- le informazioni utili per permettere un uso sicuro dell’apparato.
Nel caso in cui queste informazioni non siano presenti nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario, le stesse possono essere fornite con documento integrativo sottoscritto dal produttore dell’apparato.
Una volta acquisite tali informazioni il datore di lavoro sarà in grado di:
- orientare correttamente la scelta verso quelle apparecchiature che producano il minore rischio di esposizione a US, a parità di prestazioni offerte;
- evitare l’acquisto di apparati che non forniscano le informazioni sul rischio US conformemente a quanto richiesto dalle pertinenti norme di prodotto, e pertanto, non conformi ai requisiti previsti dalla marcatura “CE”;
- predisporre la collocazione ottimale e le appropriate misure di prevenzione in fase di installazione del macchinario/attrezzatura nel luogo di lavoro.